Dott.ssa Silvia Carlucci
Psicologa e psicoterapeuta a Vasto, Lanciano, Chieti

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carlucci.silvia@gmail.com

Con il termine valutazione neuropsicologica ci riferiamo all’analisi dei deficit dei processi cognitivi (memoria, linguaggio, attenzione, ragionamento, percezione, abilità visuo-spaziali e abilità coinvolte nell’esecuzione di sequenze motorie) e delle conseguenze psicologiche che ne derivano.

L’esame neuropsicologico può essere effettuato per diversi motivi: può ad esempio essere utile per  contribuire ad una diagnosi medica, oppure per progettare un intervento riabilitativo; in alcuni casi, come per alcune patologie in cui si manifesta deterioramento cognitivo (Demenza o Parkinson) può inoltre essere utile allo scopo di monitorare l’andamento del deterioramento, attraverso controlli ripetuti almeno una volta l’anno.

Il processo di valutazione neuropsicologica è caratterizzato da diverse fasi:

  • il terapeuta svolge un primo colloquio con il paziente e i familiari per valutare la situazione psicologica generale e per raccogliere informazioni anamnestiche. Sempre durante il colloquio, se il terapeuta ritiene utile, è possibile approfondire la valutazione attraverso la somministrazione di test di screening. Questi test sono di facile somministrazione e interpretazione e sono somministrabili in circa 10-20 minuti.
  • A questo punto il terapeuta può decidere, in base a quanto emerso dal colloquio e dai test di screening se continuare la valutazione attraverso la somministrazione di test specifici oppure, se non sono emersi dati significativi, concludere il processo di valutazione. Nel caso in cui si procede nella valutazione, è necessario fissare un secondo incontro in cui avviene la somministrazione di una batteria di test neuropsicologici. Si tratta prevalentemente di prove standardizzate che possono essere somministrate in circa 45-60 minuti.
  • Successivamente si procede con la formulazione della diagnosi neuropsicologica e la restituzione dei risultati, attraverso una relazione che evidenzia le aree risultate carenti e permette di  stilare un profilo cognitivo-comportamentale del paziente.